L’Area Training Cesop offre alle aziende un ventaglio completo di servizi specialistici per progettare e realizzare i percorsi di formazione e consulenza necessari a migliorare le performance del personale e al raggiungimento degli obiettivi aziendali.
Se un’azienda non trova risposta alle proprie esigenze all’interno dell’offerta formativa a Catalogo, può comunque avvalersi delle soluzioni “tailor made” che i nostri consulenti sono in grado di offrire e che sono state adottate da decine di medie e grandi aziende.
Con il supporto delle elevate competenze dell’Area Training e grazie anche ai Fondi interprofessionali, che spettano di diritto ad ogni azienda, tutti i percorsi sono INTERAMENTE FINANZIABILI e a COSTO ZERO per le imprese.
“Girando sempre su se stessi, vedendo e facendo sempre le stesse cose, si perde l’abitudine e la possibilità di esercitare la propria intelligenza.
Lentamente tutto si chiude, si indurisce e si atrofizza come un muscolo”
Tra questi percors, nati su specifiche esigenze di grandi realtà, c’è il progetto altamente innovativo “Change Management“.
Un’organizzazione aziendale che vuole perseguire la propria vision ed adempiere alla propria mission ha solo un modo per rimanere costantemente alla guida del proprio mercato: cambiare. Il motivo è semplice: perché è il mercato stesso a cambiare. E cambia ad una velocità che era impensabile solo pochi anni fa. E paradossalmente sono le aziende più piccole e snelle a competere in modo più efficace. Riescono a sfruttare l’assenza di pesanti catene burocratiche per adattarsi agilmente alle mutevoli condizioni di mercato. Se prima le grandi aziende dovevano temere solo competitors altrettanto grandi, ora devono temere chiunque. Anche un team di pochi professionisti dotati di una buona idea e di grandi competenze può conquistare rapidamente fette importanti di mercato e spaventare le grandi. Il loro modello di business e il mindset dei loro fondatori fanno la differenza, e riescono con agilità e prontezza a raggiungere mete per le quali le grandi aziende strutturate impiegherebbero tempi troppo lunghi. L’alternativa quasi obbligata che le grandi aziende avrebbero per continuare ad essere competitive sui rispettivi mercati è trasformarsi.
Trasformazione che interesserebbe non solo l’organizzazione interna ma anche il mindset di impiegati e manager. Trasformazioni così radicali richiedono direzioni aziendali che siano costituite al tempo stesso da manager e da leader. Manager in grado di amministrare le risorse sia tangibili e intangibili dell’azienda e Leader in grado di ispirare l’intera organizzazione e di guidarla verso il futuro. Le aziende che hanno un management forte, in verità, risultano più produttive e competitive di quelle che non lo hanno e lo sono ancor più se il management è messo in condizioni di agire al meglio, slegato da distorcenti rapporti meramente fiduciari e più legato ad una oggettiva valutazione della sua capacità di far competere e crescere l’azienda. Nelle aziende italiane si assiste ad un fenomeno molto più accentuato che nel resto delle aziende europee. La scala professionale o “carriera” comincia da profili tecnici per terminare in ruoli manageriali. Quindi bravi tecnici diventano tecnici ancora più bravi che poi diventano super tecnici e che poi diventano manager. Quest’ultimo passaggio è il più delicato, in quanto gli skills che fanno di un manager un bravo manager sono radicalmente diversi da quelli che fanno di un tecnico un bravo tecnico. Le conseguenze di questa fondamentale – se pur sottile – differenza possono essere anche catastrofici per una azienda che vuole competere ai massimi livelli sulle scene nazionali e internazionali.