Recruitment Gamification:
Il gioco nel processo di selezione
Il CV è davvero in grado di riflettere l’abilità lavorativa del candidato? Durante il processo di selezione classico può capitare di non riuscire a comprendere in modo esaustivo capacità, attitudini e conoscenze del candidato. Il rischio è quello di affidarsi a feedback emersi durante il colloquio in modo soggettivo, perdendo di vista il proprio obiettivo finale: assumere personale competente e motivato, che possa contribuire concretamente al funzionamento e alla crescita aziendale. Può infatti accadere di trovarsi davanti a soggetti abili nella comunicazione ma poco competenti per quanto riguarda le mansioni da svolgere. Al contrario può succedere di non rimanere colpiti, da un giovane talento a causa della sua timidezza o più in generale, della sua emotività.
Cosa accade? Che i soggetti emotivi sono più svantaggiati rispetto a coloro che mostrano di avere una maggiore self confidence. È chiaro, le abilità di comunicazione e di espressione sono sempre da valutare positivamente, ma come si può evitare che il contesto creato limiti o influenzi negativamente il processo di selezione, impedendo ai recruiter d’incontrare e assumere giovani di talento? È qui che si inserisce la gamification, destrutturando i modelli di selezione classici e introducendo modalità di verifica del tutto innovative.
Cosa si intende per gamification?
Il termine, come si può facilmente intuire, deriva dalla parola “game”. La gamification consiste nell’utilizzare il gioco in contesti in cui normalmente non è previsto, con la finalità di semplificare le molteplici attività.
Perché utilizzare il gioco per il processo di selezione?
La risposta è molto semplice! Lo spazio virtuale creato dal gioco è intrinsecamente associato dal candidato ad attività ludiche. Il contesto generato sarà quindi da lui percepito come un ambiente rilassato, privo di ansia e stress. Il recuiter attraverso il gioco potrà quindi verificare in modo concreto la motivazione, le competenze e le conoscenze del candidato eliminando a monte la possibilità d’influenzarlo emotivamente e quindi di falsare gli esiti del colloquio.
L’obiettivo è far emergere in modo spontaneo il potenziale delle persone attraverso attività di gioco studiate ad hoc
Gamification: quali vantaggi per le aziende?
- Consente di valutare in modo efficace le skills e l’attitudine dei candidati, il pensiero creativo e la capacità di risoluzione dei problemi attraverso scenari come la simulazione dell’ambiente di lavoro.
- Permette al candidato di entrare in contatto con l’ambiente lavorativo, la politica aziendale e le mansioni che svolgerà in caso di assunzione.
- Cattura l’attenzione del candidato aumentandone anche la fidelizzazione. Grazie al gioco i candidati si sentiranno più motivati a proseguire e a dare il meglio si sé durante il processo di selezione
- Attraverso scenari di simulazione appositamente creati si potranno valutare le capacità del candidato per quanto riguarda la gestione dello stress in ambito lavorativo.
- Personalizza il processo di candidatura, rendendolo persino divertente.
- Velocizza le fasi iniziali del processo di selezione grazie a un primo screening di specifiche abilità dei candidati come la gestione del tempo, la creatività, il pensiero laterale, ecc.
- L’impresa trasmette un’immagine innovativa e creativa.
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