Tutto l’ingegno delle donne. Così si potrebbe sintetizzare lo spirito del “Premio Tesi di laurea di Ingenio al femminile”, l’ormai classico appuntamento ideato dal Consiglio Nazionale Ingegneri, in collaborazione con Cesop HR Consulting Company, per premiare le migliori tesi di laurea delle neolaureate in ingegneria.
Quest’anno sono giunte circa un centinaio di domande, il 42% delle quali provenienti da laureate under 26. I corsi di laurea più rappresentati sono stati quelli di natura civilistica (35%), ma ha spiccato anche il settore dell’ingegneria biomedica (13%). Il primo premio di 2.000 euro è andato a Simona Signorile del Politecnico di Bari che ha presentato una tesi dedicata a un microdispositivo per l’allineamento di cellule, finalizzato all’individuazione precoce dei tumori. Il secondo premio di 1.500 euro è stato appannaggio di Maria Donadio, sempre del Politecnico di Bari, che ha dedicato la sua tesi al polietilene per la conservazione alimentare. Il terzo premio di 1.000 euro è stato assegnato a Silvia Sanna dell’Università di Cagliari che ha studiato le vulnerabilità delle app per Android. Anche quest’anno erano previste tre menzioni d’onore che sono andate ad Antonia D’Aniello del Politecnico di Bari, Giulia Lombardo dell’Università di Padova ed Erica Lopedote dell’Università “Federico II” di Napoli. Sugli scudi, dunque, il Politecnico di Bari con ben tre giovani ingegnere premiate.
Maria Raffaella Caprioglio, in doppia veste di presidente di Cesop HR Consulting Company e di Umana, Agenzia per il lavoro che, attraverso Cesop, ha avuto un ruolo centrale nel Premio: “E’ fondamentale spingere le giovani studentesse a guardare alle materie tecniche, al mondo dell’ingegneria e delle STEM in generale, con occhi diversi. Convincerle di quanto sia importante il loro contributo in questi ambiti in termini di competenza e creatività, e quante occasioni professionali, e dunque di vita, ci siano per loro grazie a questi studi. Ritengo si debba cominciare il prima possibile dalla scuola, attraverso un orientamento dedicato, facendo in modo che le ragazze si appassionino a queste materie. Il mondo del lavoro è profondamente cambiato. Le aziende chiedono tecnici, ma non richiedono solo competenze tecniche: le aziende cercano anche e soprattutto “persone”. E se l’era che viviamo è fluida e complessa, l’impresa cerca risposte complesse, e persone che sappiano gestire la complessità”. Alessandro Pivi, Senior partner di Cesop HR Consulting Company, la Società che ormai è partner consolidato di questa iniziativa del CNI, ha sottolineato: “La generazione Z è fatta da giovani molto sensibili a temi quali l’inclusione, il rispetto delle diversità, la parità di genere e che pretendono che le aziende in cui vengono inseriti li rispettino a loro volta. Cesop è da sempre molto vicina alle giovani donne laureate e alle aziende che condividono certi valori e non a caso ha deciso di partecipare a questo progetto. Mi fa particolarmente piacere sottolineare come quest’anno tutte le tesi di laurea premiate siano legate ad uno specifico leitmotiv: aiutare le persone a vivere meglio”.
Cesop HR Consulting ha avuto un ruolo un ruolo centrale nella promozione e nella comunicazione del progetto del Premio che si è avvalso del sostegno delle Aziende Ambassador: ABB, Dana Incorporated, Deutsche Bank, Fastweb, Impresa Pizzarotti & C. Spa, Jacobacci & Partners, Open Fiber, Birra Peroni, Sasol, Targa Telematics e UMANA. Il Premio ha potuto contare anche sul supporto di Confindustria ANIMA.