Dal 2013 ad oggi sono aumentati considerevolmente il numero di neolaureati che hanno sostenuto colloqui di lavoro. Si è passati da un 80,6% di neolaureati che aveva sostenuto almeno un colloquio di lavoro nel 2013 all’85,7% attuale (dati in serie storica estratti dalla survey Best Employer of Choice).
Un dato che racconta una maggiore proattività dei ragazzi ma anche una più attiva ricerca delle aziende.
Migliorato anche il rapporto che si instaura durante il colloquio. I neolaureati dal 2013 ad oggi hanno cambiato il giudizio sullo svolgimento dei colloqui. Si è passati da un 72,8% di giudizi positivi nel 2013 ad un 81,3% attuale. I giovani hanno una percezione molto più positiva rispetta al recente passato e le critiche si vanno assottigliando.
Ma tra coloro che non sono rimasti ben impressionati dall’esperienza qual è il motivo che principalmente ha contribuito al formarsi della percezione?
È soprattutto la mancanza di conoscenza dei processi valutativi a condizionare il giudizio dei neolaureati. Infatti, del 18,7% di neolaureati che lamentano una cattiva esperienza durante il colloquio di lavoro sono quasi il 60% (59,8%) coloro che imputano al non corretto metodo di analisi del candidato il motivo della loro percezione negativa.
È chiaro che molta di questa percezione è dovuta alla non conoscenza dei processi di selezione e ad una difficile accettazione del giudizio negativo sulla propria persona.
Dato interessante è che non vi è alcuna differenza tra neolaureati di sesso maschile e femminile rispetto a questo punto.
I neolaureati si differenziano, invece, principalmente perché riscontrano nel loro vissuto una maggiore indisponibilità all’ascolto e una maggiore scortesia del personale aziendale rispetto alle esperienze vissute dalle colleghe.
È chiaro che un momento di relazione così importante come il colloquio di lavoro con una funzione anche di Employer Branding deve essere curato nei minimi dettagli. Ad oggi abbiamo un incremento notevole del gradimento dei neolaureati che si ripercuote anche sul giudizio positivo dato all’intero mercato.
Con la survey Best Employer of Choice è possibile, inoltre, ottenere gli strumenti conoscitivi adeguati per ottimizzare questo e altri momenti di contatto tra domanda ed offerta di lavoro oltre che per gestire al meglio la propria immagine come luogo di lavoro.